sabato 1 marzo 2014

(Esca) Rubrica: Cosimo Ruggieri

Salt Peanuts: altri mondi musicalmente possibili





Rubrica di Cosimo Ruggieri










[EscaMontage apre una nuova rubrica, Salt Peanuts, dalla penna del fotografo "musicomane". Cosimo Ruggieri. Montatore per professione, visitatore di quarte dimensioni per vocazione, Cosimo riprende una grande famigerata tradizione letteraria, per divertirsi e farci divertire. Con i suoi pezzi, tra nostalgia e sarcasmo, ci condurrà in altri mondi musicali possibili, a volte reali, a volte inventati. Sta a noi/voi tuffarci nel suo mondo, piccolo paese delle meraviglie. Che la ricerca abbia inizio, con un pizzico di Salt... Sarah Panatta]






"I Mother Goose"




Questa è l’avvincente e rocambolesca storia di un gruppo che è andato vicino a diventare famoso. Vi chiederete che cosa c’è di strano o di particolare, di storie così la musica ne è piena. Ma questa è una storia che va raccontata.


I “Mother Goose 1969” questa è la dicitura per intero del gruppo, ma dopo un breve giro di concerti, il 1969 cadde per strada durante un tour e non fu più ripristinato. I “Mother” nascono in Texas (quello che lo scrittore texano Joe R. Lansdale ha definito “Stato mentale") a Bonham, negli anni Cinquanta.


Il gruppo ribattezzato dalla locale rivista musicale Outta Mind “Gesh family”, era formato da James Gesh al basso, Jordan alla batteria e da Junior, all’anagrafe Jonathan Gesh, alla voce e dal chitarrista e amico di infanzia Richard Sullivan, detto "my two cents " per la facilità nello scommettere che aveva sin dall’infanzia. I nostri eroi crescono in Star Street a Bonham, vivono in case a poca distanza tra loro e passano la loro vita praticamente sempre insieme, prima come banda di ragazzini e poi, con la scusa di fare colpo sulle ragazze, come gruppo musicale. Decidono di formare un gruppo dopo che il padre di Richard, che faceva il commesso viaggiatore, aveva portato a casa il vinile del disco dei “Jethro Tull” intitolato Aqualung, del 1971. Il nome del gruppo prende appunto il nome da una traccia di questo disco, intitolata Mother Goose. Ma non solo per questo. Mary, la mamma dei Gesh, quando erano piccoli leggeva agli scalmanati fratelli i racconti di Mamma Oca, in inglese Mother Goose appunto. Dopo tante prove, vengono accidentalmente scoperti da una radio locale, la KTSW, e dopo aver fatto letteralmente impazzire il Texas con il loro groove, attirano l’interesse di una casa discografica locale, la Shake 'N' Stomp. Finalmente incidono il primo disco, dal titolo Fourty Days And Fourty Nights nell’anno 1974, anno in cui uscivano, tra gli altri, Brian Eno con Here Come The Warm Jets, I Kraftwek con Autobahn, Neil Young con On the Beach, Bob Marley and the Wailers con Natty Dread. Soprattutto uscivano I Led Zeppelin (di cui i Gesh erano grandi consumatori) con Physical Graffiti. E come diceva il Dj della locale stazione radio (mettendo fortemente l’accento sul “tra”): “ tra le altre cose esce il disco dei ‘nostri’ Mother Goose!!! ”.


Tutti avevano il loro disco, anche il negozio di Charles il barbiere, che lo teneva in bella mostra e non perdeva mai occasione di raccontare quando i componenti della band (ormai grandicelli) andavano a tagliarsi i capelli appollaiati sulla sedia a forma di cavallo. Il disco era passato di mano in mano ed era quasi arrivato, niente di meno, in quelle di Ahmet Ertegün, sì, proprio quell’Ertegün che insieme al fratello Nesuhi Ertegün aveva fondato la casa discografica Atlantic. Ma... i Mother litigarono a morte fra loro e distrussero tutta la produzione. Perché litigarono? Non donne e motori, ma solo futili motivi.




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