sabato 1 marzo 2014

(Esca) Poesia: Chiara Mutti


SEMINERÓ NEL TUO CAMPO

 

Seminerò nel tuo campo

la mia voce,

che la mio eco

ti renda schiavo,

che tu possa essere lì

dove metto il punto alle parole

perché sottintenda l’a capo.

 

Resta vigile e aspetta

come il cane pronto

a radunare il gregge,

che le tue carezze

sfuggono al recinto

e la bestia é sempre pronta

a ingoiarle.

 

Forse non sai che io presiedo

l’ora tarda, l’ora

in cui il sonno s’affaccia.

Che tu possa essere lì

dove i passi si arrestano,

al limite

oltre cui l’abisso

prosegue la caduta.

 

Metti un freno alla mia gioia

che grida

per seppellire i morti,

le mie gambe

hanno raggiunto la vetta.

Che le ginocchia

non si pieghino al vuoto,

non si pieghino

davanti a dio!

 

Io sono il solco

scavato nella gola

per depredarne il fiato,

sono nell’acqua tumultuosa.

Non puoi

contenermi alla fonte,

 

plasmerò per te

la tua incompresa

corrotta aspirazione.






Chiara Mutti

1 commento:

  1. Davvero bella questa poesia con un abbrivio della prima strofa decisamente incalzante. Mi hanno colpito molto le metafore coi luoghi, descrizioni che sembrano quadri.
    ciao
    Monica

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