mercoledì 1 maggio 2013

Poesia: Massimo Pacetti

Frammenti

Non so perchè
viviamo

la morte è ancora
più misteriosa

assaporiamo il profumo
dell’amore  la luce
della bellezza

e insieme l’angoscia
del dolore

l’umiliazione della violenza
fin quando ci raggiunge
la tristezza della morte

siamo creditori
e debitori
allo sconosciuto
architetto che ha
costruito la vita

che ha concepito
la morte

né ci sorregge la
millenaria resurrezione

l’esistenza è il
luogo dell’infinito

l’uomo una particella
nella moltitudine
planetaria

un pezzo di materia
cesellato dal migliore
degli artisti

e scompare... e riappare
come ogni frammento
nell’universo cosmico

e come ogni altro
corpo è simbolo
di un cielo che
non conosciamo

che muore o vive
senza un ordine

là dove nell’irraggiungibile
profondità del nulla
tutto appare
e tutto scompare

Noi non siamo
che frammenti
e l’eternità è
solo universo

quello è Dio.

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